La bicicletta è una scelta.
Non solo di movimento, ma di sguardo.
È il tempo che ti costringe a rallentare. Lo spazio che ti obbliga a vedere.
È una lente con cui attraversare il mondo: più bassa, più vicina alla terra, più vulnerabile. Ma proprio per questo, più autentica.Un tempo sospeso, fatto di attese, di piccoli preparativi, ma anche di grandi silenzi. Un tempo in cui il mondo che hai costruito attorno a te comincia già a sfaldarsi per fare spazio a qualcosa che ancora non conosci.
Da oltre venticinque anni dirigo una cooperativa sociale italiana, Utopia 2000, che si occupa di inclusione, sostenibilità, solidarietà. Non è solo un lavoro, è un modo di stare al mondo. Faccio parte di quel pezzo d’Europa che ogni giorno cerca, con piccoli gesti concreti, di renderla migliore.
In bicicletta ho già attraversato tutta l’Italia nel 2021 con il Girasolitour: 3.500 km alla scoperta di chi pratica ogni giorno un’economia più giusta.
Ne è nato un documentario, Tutto quello che sarà, che ha girato festival, ottenuto premi, creato relazioni. Ma soprattutto ha lasciato domande aperte.
Il Sunflowers European Tour è una risposta, o meglio: una nuova domanda.
Un viaggio di 6.000 km, da Lisbona ad Atene, in bici, attraversando dieci paesi.Alla ricerca di un’Europa possibile. Non quella dei trattati o dei bilanci, ma quella fatta di volti, progetti, storie, quella che cammina piano e costruisce comunità.Un’Europa che somiglia più a una bicicletta che a un’alta velocità.
Ma il vero viaggio comincia ora.
Quando tutto è pronto, ma nulla è ancora successo.
Quando senti che rallentare è l’unico modo per comprendere davvero.